Non so cosa mi attiri in Irlanda : sicuramente gli spazi aperti, il verde dalle infinite sfumature, la cordialità della gente.
Fatto sta che eccomi di nuovo qui.
Partenza alle 11,20 da Ciampino con volo Ryanair e arrivo alle 13:30, bagaglio da 10 kg in stiva ( sono stata costretta , ma devo dire che alla fine è una buona soluzione perché non devi stare ad impazzire col controllo dei liquidi, ne’ trascinarti su e giù per le scalette questo peso. ).
All’uscita dall’aeroporto sembra gennaio: cielo plumbeo, immancabile pioggerella e vento.
Sono partita stressata e stanca , per cui mi sta tutto bene e sorrido al cielo grigio.
Mi piace programmare i miei viaggi anche nei particolari , quindi mi dirigo senza esitazione alla fermata del bus 757 che dall’aeroporto mi porterà a pochi passi dall’ostello da me prenotato.
È la prima volta che scelgo di soggiornare in un ostello perché ho sempre pensato che fosse solo per giovanissimi e poi perché mi disturbava l’idea del bagno condiviso.
Avevo però trovato una camera per 4 donne con bagno interno nel Times Hostels – Camden Place e l’esperienza si dimostrera’ soddisfacente.
Mi dirigo alla reception e metto alla prova il mio Inglese : come al solito è appena sufficiente a capire e farsi capire ma non certo ad imbastire una conversazione.
Lascio il mio bagaglio nel cassetto sotto il letto , che si può bloccare con un lucchetto , ed esco per una passeggiata in centro.
Avendo prenotato un tour per il giorno dopo alle 6:45 , vado prima alla ricerca del punto d’incontro , cronometrando il tempo di percorrenza, poi mi dirigo verso Temple bar.
Stranamente anche questa volta questo posto mi intimidisce ed io , che ormai viaggio spesso da sola , quando vi entro mi sento fuori posto.
Mi piace più l’atmosfera che c’è all’esterno , la facciata rossa e il via vai della gente.
Ho già visitato Dublino in due precedenti occasioni , per cui questa volta mi limito a girovagare e fotografare qua e la .
Alla fine entro in un pub che mi sembra più discreto ed accogliente.
Il personale è gentile e, mentre gusto la prima spina, mi ricaricano il cellulare.
Chiedo carne cotta alla Guiness : buona ma …perché, perché… devono sempre mettere tutto dentro ad un panino: il pane assorbe il condimento e lo toglie alla carne.
Per una volta faccio l’italiana criticona ed esigente 😉 ma solo tra me e me.
La birra ovviamente è ottima .
Ritorno all’ostello e devo arrampicarmi al piano superiore del letto a castello: sorrido pensando ” vuoi fare la giovincella a 67 anni, vediamo come te la caverai a scendere “.
Metto la sveglia alle 5:30 : domani mi aspetta un tour di 13 ore.